cosi inizio a calciare!!, un breve racconto sulla vita di philou...

« Older   Newer »
  Share  
sara&philou
icon11  view post Posted on 8/5/2007, 20:41




Philippe Mexes nasce il 30 Marzo 1982, sotto il segno zodiacale dell’ariete, a Tolosa, una cittadina della Garonne non lontana dalla Spagna. Questo lieto evento rallegra una famiglia modesta e decorosa, composta dalla mamma Mauricette, casalinga, il papà Jean Paul, guardiano dello stadio e tre fratelli maggiori. A Tolosa esistono due passioni sportive: quella per il rugby e quella per il calcio. Papà Mexes è fanatico delle due discipline, se lo Stade Toulosain porta sempre alta la reputazione del rugby occitano dai colori rossoneri, la squadra di calcio con la maglia viola sembra incostante, alternando alti e bassi. Ai momenti di gloria dell’epoca con Jacques Santini in panchina e l’argentino Tarantini in campo (dove il Tolosa in un remoto confronto europeo fa faville e si permette persino di umiliare il Napoli del campione del mondo Maratona, che sbaglia un rigore), seguono periodi più difficili e meno esaltanti. Fin dai primi passi, il piccolo Philippe accompagna il papà al lavoro: nella verde cornice dello “Stadium” può giocare tranquillo, crearsi il suo mondo e avvicinarsi a quello degli allenamenti e a quello dei calciatori, che lo considerano una loro mascotte. Quale disciplina scegliere tra rugby e calcio? il medico consiglia ai genitori di fargli praticare uno sport per irrobustirlo. troppo esile per il rugby,la scelta cade inevitabilmente sul calcio, adeguato al suo carattere e alle sue possibilità. Già dai sei-sette anni, sedendo sui primi banchi di scuola, il piccolo Philippe ha iniziato – continuando a frequentare lo Stadium – a calciare il pallone. I responsabili dei pulcini del Tolosa, molto amici del padre, lo hanno osservato dapprima con occhi indulgenti, poi hanno iniziato ad accorgersi che il ragazzino aveva buone qualità ed i requisiti necessari per poter integrarlo nel gruppo; velocità, senso della tattica, tendenze naturali a giocare bene il pallone ed anticipare l’avversario. Quando i responsabili della sezione giovanile del TFC (Touoluse Football Club) propongono di integrare il dodicenne Philippe nella società, per la famiglia Mexes è come vivere un sogno ad occhi aperti. Per il papà, che conosce da vicino l’aura di prestigio dei calciatori di fama, è come penetrare in un mondo magico grazie alle qualità di Philippe. Le speranze nutrite nell’adolescente che con il tempo matura e s’irrobustisce, non saranno mai deluse. Guy Roux, che sguinzaglia attraverso la Francia i suoi talent scouts alla ricerca di nuovi e promettenti calciatori, viene avvertito che a Tolosa c’è un piccolo fenomeno che potrebbe ben svilupparsi nella cornice dell’AJA. A 16 anni, giovane adolescente imberbe, timido e riservato nei rapporti con gli altri, ma impeccabile e lodevole in campo con la palla al piede, Philippe ottiene l’accordo della famiglia per lasciare Tolosa e per andare a vivere l’avventura dell’Auxerre, che potrebbe rivelarsi esaltante. Il percorso è tutt’altro che facile, costellato di scogli e difficoltà. Adattarsi a una nuova cittadina di provincia, ancora più piccola e più pertegola di Tolosa, appena 160 mila abitanti, un quartiere di Roma; lui che viene dalla ridente e festosa Tolosa, celebre per l’industria aeronautica, una grande tradizione lirica, per i suoi gruppi musicali ed il dinamico campus universitario, si ritrova in una rigida cittadina della Borgogna che vive d’agricoltura e di calcio. Celebre per il vino Chablis e per la sua squadra cenerentola che con Guy Roux da formazione parrocchiale ha raggiunto i vertici della serie A. L’impressione di Philippe è quella di passare da un cortile di ricreazione ad un collegio che non ammette errori nella disciplina. A dirigerlo, con pugno di ferro, il burbero (in apparenza) Guy Roux, un padre padrone che impone regole precise convinto di assicurare con il suo metodo una riuscita meritata agli allievi più applicati. Non soltanto nelle direttive tattiche, atletiche e strategiche in campo, ma anche al di fuori. Philippe riesce ad integrarsi benissimo in quella formazione che solo due anni prima il suo arrivo ha firmato la prestigiosa doppietta scudetto e coppa di Francia (era il 1994). Mexes si immedesima all’interno di un collettivo di giovani talenti dove non tarda a mettersi in risalto; le sue capacità a difendere e a rivelarsi in tempi brevi un calciatore completo ed eclettico, convincono Guy Roux a farlo esordire in Ligue 1 il 10 novembre del 1999, appena un anno dopo essere arrivato dal centro giovanile del TFC. Philippe inizia la sua carriera di calciatore professionista al più alto livello a 17 anni contro il Troyes con un risultato negativo: l’AJA è infatti sconfitta 1-0 dagli ospiti. Le prodezze di Mexes, che non tardano a rivelare ed un calciatore molto in gamba, mandano in delirio le folle dei tifosi, sempre più numerosi e innamorati di lui. Philippe matura la sua forma e la sua tecnica. Ormai sa che ha la stoffa per puntare in alto. Nelle pagelle e nelle valtazioni pubblicate dai quotidiani il giorno dopo la partita i voti di Mexes superano spesso la media: nelle tribune dello stadio di Auxerre, affollate spesso di osservatori stranieri, il suo nome è ormai molto citato. Oltre ad essere selezionato per l’under 18 e l’Under 21, Philippe, che vanta ad oggi già 133 partite nella serie A transalpina, porta sei volte la maglia della nazionale dei galletti tricolori. Indossa per la prima volta la maglia dei Blues il 20 novembre del 2002, un esordio felice con una vittoria francese contro la Jugoslavia per 3-0, al futuristico Saint-Denis di Parigi. A 20 anni Philippe vede profilarsi una carriera importante. Con la maglia dell’Auxerre conquista nel 2003 la Coppa di Francia e con quella dei Coqs la coppa delle Confederazioni nello stesso anno. Le grandi società cominciano a bussare alla porta dell’Auxerre per averlo in squadra, fiutando il buon affare: emissari del Manchester United nell’estate del 2001 propongono – si dice – 20 milioni di euro per questo nuovo volto del calcio francese, un difensore implacabile che ricorda per la sua intelligenza di gioco e il tocco di classe (il piede destro è il preferito ed il più efficace) Laurent Blanc, oggi in pensione, ma uno dei grandi della nazionale transalpina ed anche il Nesta dei giorni migliori. Il fragile “pischello” che balbettava calciando i primi palloni a Tolosa è ormai un ragazzone di oltre 180 cm per un peso forma di 82 chili, difficile scavalcare nella sua zona di predilezione davanti alla porta, ma anche spesso e volentieri protagonista nelle azioni repentine di contrattacco. La sua prima rete l’ha firmata nel 2001 in occasione di Auxerre-Monaco, vinta dai padroni di casa per 2-0. Al di fuori del campo, nella vita di tutti i giorni, Philippe poi resta un ragazzo squisito, sempre un po’ timido, restio a far confidenze, ma ormai cosciente e convinto del suo valore. Sa quello che vale, sa che all’Auxerre, in cui arriva nell’estate 2004 a fine contratto, non può più imparare nulla. La maglia biancoceleste (dei colori mariani) gli va ormai stretta; ha bisogno di emigrare verso nuove avventure, Juve, Inter e ancora Manchester erano pronti a fare offerte molto interessanti; il suo procuratore Oliver Jouanneau è stato impegnatissimo nei contatti e nelle trattative. Dove sbarcare allora per illuminare il futuro in carriera? A 22 anni il “pischello” Philippe Mexes che adora i giochi elettronici, specialmente i simulatori di partite calcistiche, ha scelto il giallorosso. Forse proprio per il contrasto con la sua ormai ex maglia biancoceleste dell’AJA, ha voluto indossare gli infuocati giallorossi dell’AS Roma, la squadra dei Lupi, quella di Max Biaggi, l’imperatore dei Centauri, uno degli idoli sportivi di Philippe Mexes, molto appassionato di corse motociclistiche. La magia dell’Olimpico, del nostro campionato – che Mexes ha seguito regolarmente soprattutto con l’arrivo in massa dei francesi nella nostra Serie A – il fascino della nostra città, che l’ha già stregato durante la sua prima visita e soprattutto l’idea di diventare un grande del calcio internazionale, gli renderanno adesso più lieve il distacco dalla Francia dei suoi amici. Con Guy Roux ultimamente le relazioni si erano tese: il divorzio dal padre padrone non è stato semplice, anche Il trasferimento avviene in circostanze controverse, infatti il club francese accusa il suo ormai ex-giocatore di aver firmato per la squadra capitolina quando ancora era sotto contratto con l'Auxerre, che chiede perciò un risarcimento pecuniario. La vicenda si trascina avanti per lungo tempo e viene esaminata anche dalla FIFA che, inizialmente, infligge a Mexès sei turni di squalifica. Il Tribunale arbitrale sportivo (TAS) accetta però una richiesta di effetto sospensivo della squalifica, e permette perciò a Mexès di ritornare sul campo nel settembre 2004. L'anno seguente la FIFA fissa a 8 milioni di euro l'ammontare dell'indennizzo che la Roma dovrà versare all'Auxerre, ed inoltre blocca ben due finestre di mercato alla società capitolina, che perciò non potrà acquistare giocatori né nell'estate 2005 né nel gennaio 2006.L'arrivo a Roma non è dei migliori per Mexès. Ad aggravare le cose inoltre il passaggio di Capello alla Juventus, e l'importante cessione di Walter Samuel, sono le dimissioni dell'alenatore Cesare Prandelli.Ritrovare un assetto tattico in questa situazione diventa molto difficile e, specialmente in difesa, la società spera di poter coprire il vuoto creato dall'addio di Samuel, con l'acquisto di due giovani promesse quali Matteo Ferrari e, per l'appunto, Philippe Mexès. La stagione si rivela disastrosa per il difensore, che sara pesantemente criticato dalla tifoseria Il rapporto con la tifoseria giallorossa si aggrava il 15 settembre 2005, quando Mexès si fa espellere nella prima partita di Champions League della stagione (contro il Dynamo Kiev), per una brutta entrata a tempo scaduto su un avversario. Molti iniziano a dubitare del suo talento, lo accusano del blocco del mercato imposto dalla FIFA e, malignamente, lo soprannominano "barbie" per i lunghi capelli biondi e i delicati tratti somatici.All'inizio della stagione seguente però, la Roma ingaggia l'allenatore Luciano Spalletti che ridà fiducia all'ambiente ed in particolar modo a Mexès. Il difensore francese non parte da titolare perché coperto da Cristian Chivu e dal neo-acquisto Samuel Kuffour che pero a dicembre 2005 lascia la scquadra per andare a giocare la Coppa d'Africa Mexès diventa il titolare, ed ha l'occasione di riscattarsi: inizia a giocare da grande difensore e dà grande sicurezza a tutto il reparto, come aveva fatto nell'Auxerre. Giocando in questo modo il difensore francese si riguadagna la fiducia del pubblico, che trasforma presto i fischi in applausi, e lo riconosce a ragione come uno dei giocatori fondamentali della squadra capace di battere il record di 11 vittorie consecutive in campionato. Attualmente Mexès è titolare fisso nella squadra della Roma con la quale sta trattando per il rinnovo del contratto attualmente in scadenza nel 2008. orami il giallorosso Mexes si sente completamente romano!! “Per me è come una liberazione. All’AJA, dove ho imparato molto e sono diventato quello che sono, avevo fatto il mio tempo, era giunto il momento di cambiar pagina. Voglio conquistare il pubblico dei romanisti, anche nel derby contro la Lazio, proprio contro quei colori biancocelesti, che erano quelli del mio ex Auxerre”.

 
Top
SwEeTy_ema
view post Posted on 10/5/2007, 16:13




Grande sara bella...abbiamo pure tutta la sua biografia,che vogliamo + della vita?? :P :D

baciiiiiii



 
Top
sara&philou
view post Posted on 10/5/2007, 19:24




lui!!! che domande fai teso!!!! :) :) :) :)
 
Top
SwEeTy_ema
view post Posted on 10/5/2007, 19:32




hai ragione amo...LUI tutta la vita :rolleyes: :lol:


 
Top
=ambra_mexes=
view post Posted on 15/5/2007, 20:17




scusate vi devo kiedere una cosa...siccome qst cosa è bellixxima nn è ke potrei copiarla sul mio blog???
mi sembrava giusto kiedervelo...rispondetemi grz!
1 bacione a tt
AmBrA_mExEs
 
Top
FERGIE_LOVE_PHILOU
view post Posted on 31/5/2007, 17:34




raga io ho copiato sul mio blog la biografia così quando qualcuno visita il mio blog vede chi è philippe
 
Top
sara&philou
view post Posted on 31/5/2007, 19:46




saresti cosi carina se dici di averla presa da noi!!!!
 
Top
SwEeTy_ema
view post Posted on 31/5/2007, 20:52




Un po di pubblicità non ci fa male :D
 
Top
Miry_MEXES_5
view post Posted on 14/9/2008, 15:28




si si pubblicità...cmq bello sapere un pò di + di luiiii!!!
 
Top
IlariaRoma89
view post Posted on 22/9/2008, 19:50




che bella questa biografia! molto dettagliata!! ;)
 
Top
mexesilbello
view post Posted on 19/2/2009, 22:51




bellissima questa biografia...
 
Top
giuggia ddr regna
view post Posted on 7/4/2009, 16:36




ke bellina la biorafia
 
Top
ely.mexes
view post Posted on 7/4/2009, 18:33




wow!! ho letto tutto!!!! hihii carina e fatta davvero benen qst biografia!! madò..ma io nn sapevo che all'inizio nn fosse ben visto!!! meno male che adesso la musica è cambiata!!! ^_^ Grande Phil!!
poi il soprannome Barbie!! mamma miaaaaaaa :blink:
 
Top
La.Bruja
view post Posted on 1/8/2009, 15:49




Ma che bello che è... e poi.. che dire.. io amo la spagna.. e lui è nato nel paese francese più vicino alla spagna... Ma non è perfetto?? Phil intendo XD

CITAZIONE (ely.mexes @ 7/4/2009, 19:33)
wow!! ho letto tutto!!!! hihii carina e fatta davvero benen qst biografia!! madò..ma io nn sapevo che all'inizio nn fosse ben visto!!! meno male che adesso la musica è cambiata!!! ^_^ Grande Phil!!
poi il soprannome Barbie!! mamma miaaaaaaa :blink:

si pensa che molti lo chiamavan ballerina del mouline ruge... piccolooo!!
 
Top
giuly5
view post Posted on 29/10/2009, 18:28




Questa biografia è stupenda complimenti a chi l'ha scritta........
 
Top
23 replies since 8/5/2007, 20:41   1051 views
  Share